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IL DIPINTO DI LUCAS CRANACH

È il pittore che tra il 1520 e il 1536 dipinse l’immagine della Madonna col Bambino

ora venerata nel duomo di san Giacomo a Innsbruck.

 

Dato il fervore con cui venne ribattezzata come Madonna dell’Aiuto durante gli eventi del 1682-’83, è altamente probabile che risalga alla stagione immediatamente successiva all’assedio ottomano di Vienna del 1529 e che in quel frangente fosse stata concepita come ex-voto. Un secolo dopo la memoria della sua natura originaria ne avrebbe rinnovato la fama e il richiamo alla devozione. Da quella splendida prima immagine deriva quella del santuario di Passavia e da quest’ultima, non senza legami con l’originale, come ipotizzava Nicolò Rasmo, si arriva alla nostra Madonna dell’Aiuto.
Lucas Cranach nacque nel 1472 a Kronach, un paesino della Franconia, di qui il suo cognome e muore a Weimar nel 1553. È un artista di tale levatura da essere posto degnamente a fianco di Dürer, di Grünewald, di Holbein, tutti grandissimi pittori suoi 

contemporanei, uomini di frontiera, a cavallo fra la scuola del rinascimento italiano, ormai declinato ma ancora attraente e sensuale, e la precisa adesione alle Sacre Scritture proposta dal cristianesimo d’Oltralpe.

Dopo un periodo in cui visse a Vienna, nel 1504 passò a Wittemberg come pittore di corte dei Duchi di Sassonia ai quali rimase fedele fino alla fine. Dopo il 1508-09 divenne pittore affermato e richiesto da nobili e clero; era legato da amicizia con Lutero. Con le sue incisioni contribuì alla diffusione della Riforma protestante e pare che la Madonna col Bambino sia stata dipinta a Dresda in presenza di Lutero stesso. A Dresda venne posta in venerazione nella chiesa di santa Croce fino al 1555.
Passata la città al protestantesimo, l’immagine fu salvata dalla distruzione dal duca Giovanni Giorgio I di Sassonia. 

Egli l’offrì in seguito come dono al duca Leopoldo V d’Asburgo (1586-1632). Questi la portò con sé a Passavia e lì nel 1611 un pittore, noto col nome di Pius, ne fece una copia per la chiesa dei Cappuccini di quella città.Nel 1626 Leopoldo si sposò con Caterina de Medici e passò ad Innsbruck, portando con sé la sua Madonna. Il figlio Ferdinando Carlo (1628-1662) donò poi il quadro alla chiesa di san Giacomo, dove è in venerazione dal 1650.
A Passavia, si trovava anche il barone Francesco Ferdinando a Prato che nel 1676 divenne canonico di quella cattedrale. Egli si fece eseguire da un pittore a noi ignoto una copia di quella Madonna e nel 1682 la portò a Segonzano.

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